Dopo aver seguito tante trasmissioni di Gordon Ramsay, aver letto i suoi libri e la sua storia, cenare in uno dei suoi ristoranti è stato realizzare un desiderio. Bisogna prenotare con largo anticipo (io l'ho fatto più di due mesi prima) altrimenti trovare posto durante il weekend è praticamente impossibile. L'Hotel Claridge e la sua sala Art Decò rendono l'atmosfera elegante, calda e accoglienete. Il menu mette seriamente in imbarazzo, c'è una quantità di prelibatezze... Per primo io ho scelto il Risotto con santoreggia e fave, accompagnato da asparagi e straccetti di carne di vitello speziata. Beppe invece un piatto di pomodorini del Kent accompagnati da una mousse di finocchio e formaggio di capra.Tutto squisito. Come portata principale abbiamo preso il Filetto alla Wellington con prosciutto di Parma, purè di patate affumicate, asparagi e salsa al Madeira (Beppe lo ha carinamente proposto, dato che si può prendere solo per due ed è il genere di piatti di carne che adoro). Dire che era strepitoso non rende l'idea. La cottura perfetta, la carne che si scioglieva in bocca, il sugo sapido al punto giusto... E il purè? Un sapore affumicato davvero sorprendente e squisito. Le porzioni abbondanti in modo da poter apprezzare pienamente quello che si sta mangiando. Passiamo ai dolci: io ho scelto la Crème Brulèe di lamponi, con biscotto ai pinoli e sorbetto di sambuco. Una sorta di cheesecake delicato e buonissimo. beppe invece ha scelto un tortino freddo di cioccolato al caramello accompagnato da sorbetto allo yogurth; non lo ha gradito molto perchè era eccessivamente dolce e "smagoso" (per dirla alla romagnola maniera) per is suoi gusto. Si è pentito di non aver approfittato invece del carrello dei formaggi che faceva venire l'acquolina tutte le volte che passava . Il servizio è a dir poco eccellente, senza la minima sbavatura. Di fatto uno dei manager segue la tua cena passo passo. Due di loro sono italiani ed uno si è occupato di noi, ben contento di farlo poichè, ci ha spiegato, sono pochissimi gli italiani che cenano da Ramsay. Il numero di addetti ai tavoli e alle cucine è impressionante. C'è tantissimo personale che lavora in perfetta armonia come un'orchestra. Prima di iniziare a cenare la persona che si occupa dell'ordinazione chiede se abbiamo allergie o intolleranze : è la prima volta che ci succede e lo abbiamo trovato un grande segno di attenzione. chiede poi, a beppe in questo caso, se si tratta di un'occasione particolare. In caso di compleanno infatti predispongono un piccolo dolce per festeggiare, con tanto di candelina e decorazione augurale. Mentre aspettavamo il primo piatto ci hanno portato dell'ottimo pane con salse varie , nonchè un gazpacho per me e una crema fredda di piselli per Beppe. Anche tra il primo e secondo piatto e tra il secondo e il dolce ci hanno deliziato con degli assaggi squisiti. Dopo il dolce , insieme al caffè, dei buonissimi bon-bon e siccome eravamo troppo sazi per gustarli tutti ci hanno portato delle scatoline dove riporli per portarli via con noi. E non è finita qui. Il nostro fido assistente ci ha accompagnato nelle cucine per farci ammirare lo chef al lavoro con i suoi team, un'esperienza davvero divertente. Traspare chiaramente quanto tutti siano orgogliosi di lavorare in un ristorante così prestigioso e questo rende la cena ancora più piacevole.
Attualmente a Londra Gordon Ramsay ha dodici ristoranti , diversi per stile e cucina.Mi piacerebbe, una prossima volta, andare a mangiare a The Warrington, specializzato in Pub traditional food , Sunday Roast incluso. Oddio che fame!
Attualmente a Londra Gordon Ramsay ha dodici ristoranti , diversi per stile e cucina.Mi piacerebbe, una prossima volta, andare a mangiare a The Warrington, specializzato in Pub traditional food , Sunday Roast incluso. Oddio che fame!
3 commenti:
Wow! Ci credo che sia stato come realizzare un desiderio!
Per me lo sarebbe, poter vedere questa meraviglia:
http://decor8blog.com/2010/08/10/anthropologie-regent-street-london/
Buon pomeriggio, ciao!
elenita°*°
Oh sì, ci sono passata davanti... in ogni caso tutte le sezioni di Home Decor dei grandi magazzini inglesi sono spettacolari... non ti dico poi in Danimarca! Lì c'è da rimanere davvero di stucco per negozi di hobbistica, tessuti, filati e per il design essenziale, ma caldo e quesi colori fantastici. C'è da svuotare portafogli interi...
Anch'io quando posso non mi perdo una puntata di chef Ramsay.
Mi sono presa appunti...chissà che uno di sti giorni non vada a Londra
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